A raccontarlo agli inquirenti sono stati Nunzio Pizzicalla e Mirko Ieni. Ieni in particolare ha riferito nel suo interrogatorio di essere a sua volta un gigolò. Una strategia difensiva che trova conferme nelle indagini, ma che non alleggerisce la sua posizione. Quasi sempre, infatti, accompagnava una delle due minorenni o una delle due maggiorenni (non indagate) che si vendevano a clienti che preferivano il sesso con più persone.
"Ho messo sesso di coppia con gold, cioè io guardo e quello mi si scoppia... una delle due dovrebbe essere la compagna mia e l’altra l’amichetta", dice Ieni a Rubi, una delle ragazze (maggiorenne), parlando dell'annuncio da mettere online.
E a questi incontri di gruppo era presente anche una delle due baby squillo. Tanto che Rubi dice a Ieni: "Devi lasciarci subito casa - il riferimento è al seminterrato in via dei Parioli, ndr ), stiamo venendo io e E. con due".
Un'altra volta sempre Rubi chiede a Ieni il permesso di andare a casa sua con due persone in cambio di 40 euro. Successivamente è Ieni a chiamare l’altra ragazza maggiorenne, Sonia, per un appuntamento a tre: "Al volo, al volo, devi uscì, dobbiamo annà sulla Tiburtina... 100 tutto compreso, 50 te 50 io, questo già lo conosco, gagliardo... è forte, c’ha i sordi. Dai al volo, cotta e magnata". La escort è per strada con il cane e non ha voglia, ma poi acconsente.
Pizzicalla è invece protagonista di una serrata trattativa telefonica con un certo Paolo, al quale presenta una delle minorenni come la sua ragazza. La baby squillo deve andare fuori Roma per tre clienti in una volta sola: "Mi devi far parlare, io sono stato molto chiaro... hai capito benissimo che è la mia ragazza perché te ne hanno parlato... se vi volete divertire le cifre sono quelle, mille a persona e le spese di viaggio, poi sta a te... perché già cominci a farmi duemila e cinque più questo compreso (un quarto che si aggiungerebbe 'solo' per un rapporto orale, ndr )... non ci siamo proprio... o è una gang con tre persone o con quattro, non è che tre più uno che si accontenta"
Paolo: "Io ho detto a loro che lei fa tutto, bacia anche?"
Pizzicalla: "Sì"
Inequivocabili anche alcuni sms tra la maggiore delle due baby e alcuni clienti. Sono tutti del 19 luglio. Alle 12.39 la ragazza si presenta sotto falso nome: "Ciao sono Vanessa, ci volevamo incontrare". Il cliente Marco richiama ma non ha risposta. Alle 15.24 Vanessa digita: "Siamo qui dove sei".
Cliente Augusto, alle 12.57: "Io ho una Smart, tutte e due rischiamo di non fare niente". La ragazza, un minuto dopo: "Veniamo noi da te". Si accordano per le 18 e offrono 400 euro. Due ore dopo, alle 15.17, viene contattato anche Antonello. Lei: "Allora?" Augusto: "No senza... è troppo, dovete abbassare di molto...". L’appuntamento salta, Vanessa: "Ok grazie non c’è problema".
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