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Roma: prostitute a 14 anni ai Parioli. Mamma e social net: i mostri

 
Tre romani adescano in rete una ragazzina e la trasformano in una perfetta macchina da sesso. Giovanissima, convince una compagna di scuola a seguirla in un appartamento dove ricevevano i clienti contattati tramite annunci on line. A quel punto la madre della più grande, insospettita dal denaro che aveva la figlia e dall'estrema aggressività scopre che si vende e denuncia tutto ai carabinieri. E i militari scoprono che la prima ragazzina era gestita addirittura dalla mamma che tratteneva parte del guadagno. E alle due studentesse con i soldi in tasca la droga non mancava.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Maddalena Cipriani, su richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Roma, Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, nei confronti di 5 persone, tutti cittadini italiani (D.S. cl. 1970, I.M. cl. 1975, P.N. cl. 1979, S.R. cl. 1978 e D.M. cl. 1984), ritenuti responsabili, a vario titolo, dello sfruttamento della prostituzione esercitata da due ragazze italiane, minorenni, di anni 14 e 15 che, negli ultimi giorni, si svolgeva in un appartamento di viale Parioli a Roma.

Le indagini sono state avviate dai militari di via in Selci a seguito della denuncia presentata presso una Stazione Carabinieri dalla madre di una delle due minori, esasperata dall’inconsueta aggressività comportamentale della figlia e dalla sua ingiustificata disponibilità economica che ne aveva portato, peraltro, l’allontanamento volontario da casa.

Le immediate indagini eseguite sulla vicenda dai Carabinieri di via in Selci, facevano emergere come la minore era stata adescata tramite social network, in tempi diversi, da tre uomini (P.N., S.R. e I.M.) che la avevano avviata alla prostituzione, procacciandole clienti e trattenendo una percentuale sui compensi ricevuti per gli incontri mercenari. La minore aveva quindi convinto una sua compagna di scuola a seguire la stessa strada.

Negli ultimi tempi la prostituzione delle due minori era “gestita” da I.M., che aveva adibito a casa chiusa un appartamento sito in viale Parioli, e che provvedeva a tutte le incombenze connesse con la gestione dei clienti, reperiti mediante inserzioni su siti di incontri on line, in cui le due ragazze venivano spacciate per maggiorenni.

In pochi giorni di monitoraggio i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno documentato come le due giovani esercitavano la prostituzione quasi tutti i pomeriggi, dopo scuola e utilizzavano il denaro guadagnato anche per l’acquisto di stupefacenti per uso personale.

In considerazione della gravità della situazione, appena acquisiti gli indizi di colpevolezza a carico delle persone coinvolte, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto con urgenza, dal competente G.I.P., l’adozione di una misura cautelare per interrompere immediatamente le condotte delittuose in atto.

Tra i gravi reati contestati a vario titolo agli indagati, vi è l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile, la produzione di materiale pedopornografico connessa alla realizzazione di immagini delle minori in atteggiamenti sessualmente provocanti al fine di procacciare clienti, lo sfruttamento della prostituzione di donne maggiorenni attuato parallelamente da P.N. e I.M..

Tra le persone arrestate figura: uno dei clienti (D.M.), indagato anche di produzione di materiale pedopornografico e tentata estorsione, in quanto essendo certamente consapevole della minore età di una delle ragazze, tentava un’estorsione ai suoi danni, richiedendo il pagamento di una somma di denaro (1500 Euro) per non divulgare dei video da lui effettuati e ritraenti gli incontri sessuali con la predetta; la madre della seconda minorenne (D.S.) la quale era a conoscenza dell’attività della figlia da cui riceveva parte dei proventi ricavati.

Nel corso dell’operazione i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari anche nei confronti dei soggetti identificati come clienti delle due minori, indagati del reato di cui agli art. 600 bis e 602 ter del Codice Penale, per avere avuto rapporti sessuali con persone minori dietro corrispettivo in denaro.

L’appartamento di viale Parioli è stato sequestrato. Le due ragazze dopo essere state sentite con modalità protette presso la Procura della Repubblica di Roma saranno affidate ai familiari.

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da affaritaliani.it - Guarda il  video

 
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